Attualità
09/12/24
Information du Pouvoir judiciaire
Ouverture et fermeture des greffes et bureaux du Pouvoir judiciaire à la fin de l'année 2024
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Indirizzo
Come contattarci
Orari di fine anno, dal 24 dicembre 2024 al 1 gennaio 2025 compreso
Il Tribunal administratif de première instance sarà aperto il 24, 27 e 30 dicembre 2024 dalle 9h alle 12h.
--> Ripresa dei consueti orari indicati qui di seguito dal 2 gennaio 2025.
Sportello
Orari
8h30-12h / pomeriggio chiuso
Dove scriverci
Tribunal administratif de première instance
Case postale 3888
1211 Genève 3
Presidenza e direzion
-
Olivier BINDSCHEDLER TORNARE
Presidente
-
M. Jean-Martin DROZ
Vicesegretario generale
Competenze
Il Tribunal administratif de première instance delibera sui ricorsi nei seguenti ambiti:
- Diritto fiscale (in particolare imposta federale diretta, imposta preventiva, imposte cantonali e comunali, condoni fiscali)
- Diritto degli stranieri (in particolare soggiorno e dimora, permesso di lavoro, detenzione amministrativa)
- Diritto delle costruzioni e dell’ambiente (in particolare permesso di costruire e demolire, vendita e trasformazione di appartamenti, multa per deposito di rifiuti sulla via pubblica)
- Diritto della circolazione stradale (in particolare ritiro della licenza di condurre o di circolazione, segnaletica stradale)
- Provvedimenti di allontanamento nell’ambito di violenze domestiche (decisione di allontanamento dal domicilio coniugale e domanda di proroga dell’allontanamento)
- Assicurazioni complementari all’assicurazione-infortuni obbligatoria (in particolare domanda di pagamento di un-a assicurato-a contro l’assicuratore)
- Espropriazione per motivi di pubblica utilità esercitata dallo Stato o da un comune (domanda di indennizzo in caso di espropriazione)
- Conflitti relativi alla parità tra donne e uomini nei rapporti di lavoro di diritto pubblico. In questo ambito il tribunale interviene solo come autorità di conciliazione.
Il Tribunal administratif de première instance non fornisce alcuna consulenza giuridica.
Organizzazione
Il Tribunal administratif de première instance è composto da 6 giudici titolari, di cui 2 a tempo parziale, e da 5 giudici supplenti.
Comprende inoltre 44 giudici a latere specializzati-e in diritto fiscale, diritto delle costruzioni e dell’ambiente, nonché in materia di espropriazione.
I-le giudici titolari sono magistrati-e di carriera, contrariamente ai giudici supplenti e a latere.
I-le giudici supplenti hanno il compito di sostituire un-a magistrato-a di carriera, quando necessario.
I giudici a latere sono specialisti che forniscono competenze tecniche ai-alle giudici titolari o supplenti. Partecipano pienamente alle sentenze emesse dal tribunale.
In materia di diritto degli stranieri, di circolazione stradale, di provvedimenti di allontanamento e di assicurazione complementare all’assicurazione-infortuni obbligatoria, il tribunale delibera senza giudici a latere nella composizione di un-a giudice unico-a.
Procedura
Le sue pratiche in breve
Non è d’accordo con una decisione amministrativa che designa il Tribunal administratif de première instance quale autorità di ricorso in uno dei settori di sua competenza.
Ecco lo svolgimento della procedura:
Tappa 1: adire il tribunale
Deve redigere il ricorso in forma scritta, in francese, e spedirlo al Tribunal administratif de première instance per posta o depositandolo direttamente allo sportello del tribunale o alla Greffe universel.
Il suo ricorso deve imperativamente:
- Fare riferimento alla decisione amministrativa contestata
- Precisare i fatti e le argomentazioni (i motivi) a sostegno del suo ricorso
- Indicare ciò che desidera ottenere (le sue conclusioni)
- Produrre in allegato tutti i documenti utili, compresa la decisione contestata, a sostegno del suo ricorso
Tappa 2: pagare un anticipo sulle spese
Quando riceverà il suo ricorso, il tribunale la inviterà a pagare un anticipo sulle spese.
Il mancato pagamento di tale anticipo entro il termine impartito dal tribunale comporta l’inammissibilità del ricorso. Al termine della procedura, il tribunale delibera sull’insieme delle spese processuali, che in principio sono a carico della parte che perde il processo.
Se le sue risorse sono insufficienti per provvedere alla difesa dei suoi interessi, è possibile chiedere l'assistenza giudiziaria.
Tappa 3: istruzione della procedura
Il tribunale chiede all’autorità che ha emesso la decisione contestata di trasmettergli il fascicolo e di rispondere alle argomentazioni presentate con l'atto di ricorso.
Il tribunale istruisce la procedura al fine di raccogliere tutti gli elementi necessari per pronunciarsi sulla controversia (in particolare audizioni delle parti/testimoni, sopralluoghi, corrispondenza, perizie).
Tappa 4: notifica della sentenza
Al termine della procedura, il tribunale emette la propria sentenza, che le viene spedita per posta raccomandata.
Formulari
Qui di seguito troverà i moduli e le indicazioni necessarie per l’ottenimento di un attestato di non impugnazione della decisione e l’iscrizione a nomine d’ufficio in materia di provvedimenti coercitivi.
Domande/risposte
Il suo ricorso deve imperativamente contenere, sotto pena di inammissibilità (art. 65 LPA):
- La decisione impugnata
- L’esposto dei motivi (le argomentazioni) a sostegno del ricorso
- Le sue conclusioni (ciò che chiede)
È redatto in francese, datato, firmato da lei o dal-la suo-a rappresentante.
Può spedire validamente il suo ricorso al tribunale:
- Per posta
- Depositandolo allo sportello del tribunale, durante le ore di apertura, o depositandolo alla Greffe universel
Il ricorso spedito per e-mail al Tribunal administratif de première instance non è ammesso.
Il ricorso e i suoi allegati sono spediti o depositati in tribunale in tante copie quante sono le parti alla procedura, più una per il tribunale.
Il termine di ricorso è fissato dalla legge. Nella maggior parte dei casi, il termine di ricorso è di 30 giorni. Per determinare entro quale termine agire, sarà utile riferirsi alla decisione che intende contestare e sulla quale figurano, in principio, il termine di ricorso e l’indicazione del tribunale competente.
Il termine decorre dal giorno successivo quello della notifica della decisione.
Se il ricorso non è depositato entro il termine allo sportello di una posta svizzera o del tribunale, sarà dichiarato irricevibile.
Può agire in persona dinnanzi al tribunale, salvo in materia di provvedimenti coercitivi. Può anche farsi rappresentare da un avvocato-a o da un altro-a rappresentante professionalmente qualificato-a, e persino dal suo coniuge, il suo/la sua partner registrato-a, un ascendente o discendente maggiorenne.
Se la sua causa è complessa, si raccomanda di farsi assistere da un-a professionista.
L’apertura della procedura presso il tribunale richiede il versamento di un anticipo sulle spese. All’apertura del ricorso, le sarà chiesto di pagare un anticipo sulle spese entro un termine di 30 giorni. L’importo è generalmente compreso tra Fr. 500.- e Fr. 900.-.
Noti che la domanda di anticipo sulle spese le sarà spedita per lettera raccomandata.
In assenza di pagamento dell’anticipo sulle spese entro il termine impartito, il ricorso è dichiarato irricevibile.
Al termine della procedura, il tribunale delibera sulle spese processuali, nonché sull’anticipo sulle spese. Nella pratica, il tribunale rinuncia a chiedere il versamento di un anticipo sulle spese nei seguenti ambiti: provvedimenti coercitivi, provvedimenti di allontanamento (violenze domestiche), assicurazione complementare all’assicurazione-infortuni obbligatoria ed espropriazione.
Se le sue risorse sono insufficienti per difendere i suoi interessi in giustizia, può chiedere l'assistenza giudiziaria. Questo aiuto finanziario, concesso a determinate condizioni, consiste principalmente nell’assunzione parziale o totale delle spese giudiziarie, compresi gli onorari dell’avvocato-a o dei rappresentanti. Non è gratuito: dovrà rimborsarlo non appena sarà in grado di farlo.
Può consultare il suo fascicolo in qualsiasi momento. A tale scopo, basta contattare lo sportello del tribunale affinché il suo fascicolo sia messo a disposizione per consultazione.
Quando il tribunale è adito da un ricorso, quest’ultimo è immediatamente attribuito a uno dei-delle giudici del tribunale il cui numero di camera figura in tutta la corrispondenza.
La o il giudice impartisce all’autorità che ha emesso la decisione un termine per trasmettere il fascicolo e rispondere agli argomenti presentati dalla parte ricorrente nel ricorso.
Possono avvenire altri scambi di allegati.
Il tribunale istruisce la procedura per raccogliere tutti gli elementi necessari al fine di pronunciarsi sulla controversia (in particolare audizioni delle parti/di testimoni, spostamenti in loco, informazioni scritte, perizie).
Quando il tribunale ritiene di disporre di tutti gli elementi necessari per decidere la controversia, la causa è trattenuta in decisione. Il tribunale emette poi la sua sentenza, che è notificata alle parti. Con la sentenza, il tribunale si pronuncia sulle spese processuali, che sono generalmente poste a carico della parte soccombente.
Può farsi rappresentare nella procedura da un avvocato-a o da un rappresentante, a meno che la sua audizione non sia stata ordinata dal giudice.
In tal caso, è tenuto-a a comparire personalmente; per essere sentite, le persone giuridiche scelgono una persona fisica autorizzata a rappresentarle e che sono personalmente a conoscenza dei fatti all’origine o connessi alla controversia.
La durata di una procedura dipende da molti fattori (complessità del fascicolo, necessità e durata della sua istruzione). Non è quindi possibile indicarle in modo generale dopo quanto tempo sarà emessa la sentenza.
La procedura è onerosa, salvo in materia di detenzione amministrativa, di assicurazione complementare all’assicurazione-infortuni obbligatoria e di espropriazione. Quando il tribunale emette la propria decisione al termine della procedura, si pronuncia sulle spese processuali, le quali sono generalmente poste a carico della parte che perde il processo. Se il o la ricorrente vince la causa, l’anticipo sulle spese versato le viene rimborsato.
Le spese processuali comprendono l’esborso forfettario (la tassa percepita quale contropartita dell’intervento del tribunale) e le spese (gli onorari di periti, interpreti e traduttrici o traduttori, le indennità di viaggio e di presenza nonché le altre spese richieste dalla procedura).
L’esborso forfettario è fissato dal tribunale in funzione della complessità della causa e degli atti istruttori e processuali eseguiti.
Il tribunale può concedere alla parte che ha interamente o parzialmente vinto la causa un’indennità per le spese indispensabili causate dal ricorso. L’indennità non è concessa d’ufficio, ma va chiesta espressamente. In principio, l’indennità è posta a carico della parte soccombente.
Si, tranne se il tribunale ordina le porte chiuse.